«L’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni». Così papa Paolo VI – oggi santo – parlava al “Consilium de Laicis” il 2 ottobre 1974. Nel libro «Aiò a Cresia!» Mario Girau individua 18 personaggi – ma un’indagine regionale potrebbe evidenziarne molti altri – che in Sardegna, per riconoscimento unanime, hanno vissuto queste due dimensioni. Vescovi, sacerdoti (diocesani e religiosi) e suore che hanno camminato a fianco delle persone, guidato le comunità loro affidate, parrocchie, oratori, anche diocesi, sempre in punta di piedi; hanno evangelizzato con l’esempio gli ambienti in cui sono stati inviati dai superiori. Formano la maggioranza silenziosa nella prima linea della Chiesa insieme con i laici che incarnano i valori cristiani nella loro vita quotidiana. Nessuno di questi “campioni”, santi della porta accanto, ha raggiunto la gloria degli altari, neppure il grado di “venerabile”. Tutto quello che hanno fatto aveva un solo obiettivo: salvare le anime e, spesso, anche il corpo, soprattutto dei poveri.