ADORAZIONE EUCARISTICA
Tutti i venerdì di avvento la comunità di Sant’Eusebio propone dei momenti di preghiera e meditazione. Si inizia questo venerdì con l’ADORAZIONE EUCARISTICA a partire dalle 18.30
Calendario liturgico febbraio
L’arcivescovo dialoga con i giovani
Calendario liturgico sino al 29 gennaio 2023
COMMENTO AL VANGELO DI DOMENICA 27 NOVEMBRE
Con l’inizio dell’avvento la chiesa ci rivolge un richiamo molto forte: torna in te stesso, ricordati chi sei e cosa è davvero importante per la tua vita, risveglia nel cuore l’attesa di Cristo.
Il vangelo ci parla proprio dell’attesa come dell’atteggiamento più importante se vogliamo che la nostra vita sia autentica. Il Signore infatti è colui che è, che era e che viene; è il Dio che ha passione per le nostre esistenze, tanto da farsi nostro compagno di strada ogni giorno. Così è venuto duemila anni fa incarnandosi nell’uomo Gesù, viene ogni giorno nelle nostre vite, verrà alla fine dei tempi “a giudicare i vivi e i morti”, cioè a salvare in modo definitivo l’umanità intera. Ma se non abbiamo il cuore teso a questo annuncio, se in fondo siamo ripiegati sui nostri piccoli o grandi problemi, i nostri progetti, le preoccupazioni che comprensibilmente affollano la nostra mente non siamo in grado di fare spazio a lui. Cristo viene a bussare alla nostra porta, ma non riusciamo ad accorgercene, tutti presi dal frastuono in cui le nostre esistenze sono immerse. Proprio come ai tempi di Noè, come ci ricorda il vangelo di questa domenica: «prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti». L’avvertimento è chiaro: la vita la possiamo sprecare se non riponiamo la nostra speranza nel Signore che viene a darle senso. Ci condanniamo da soli all’insignificanza e alla superficialità se non abbiamo un cuore che cerca davvero la salvezza. Non si tratta ovviamente di rifugiarci in uno sterile misticismo, ma di fare della nostra vita quotidiana, con tutte le sue speranze e le sue fatiche, il terreno fertile in cui l’attesa del Salvatore apre il nostro cuore all’incontro salvifico con lui già in questa vita, in attesa dell’incontro pieno e definitivo che avverrà alla fine.
Don Davide
COMMENTO AL VANGELO DI DOMENICA 20 NOVEMBRE
È significativo che l’ultima domenica dell’anno liturgico si festeggi Nostro Signore Gesù Cristo re dell’universo. Cristo infatti non è re soltanto nell’aldilà, ma è re del nostro mondo, signore del nostro mondo.
Se siamo sinceri dobbiamo ammettere che spesso osservando la vita viene difficile dire che sia Cristo il signore del mondo. A volte ci è più facile pensare che sia il caos a regnare, o addirittura il male. Le cose non vanno come dovrebbero andare.
In che senso dunque Cristo è re dell’universo? Ci aiuta Il Vangelo di questa domenica. I governanti del mondo dominano sugli altri con la forza e spesso li opprimono, facendo i propri interessi invece di quelli delle persone a loro affidate. Il Vangelo ci mostra invece un Cristo debole, indifeso, all’apparenza senza alcun potere. Cristo regna dalla croce e guida la storia verso la salvezza non con la forza, non con la potenza, ma con l’amore. Cristo è un re che muore per gli uomini, amandoli fino alla fine. Questo è il punto: Cristo guida la storia cambiando i cuori delle persone. Quando uno si sente amato cambia, e cambiando irradia attorno a sé luce, bellezza, amore. Cristo ci chiede non di essere sudditi ma di regnare con lui. Regnare con lui significa anche come lui, cioè servendo, amando sino alla fine.
Potremmo dire che il suo regno siamo innanzitutto noi che crediamo in lui e vogliamo seguirlo. Proprio come dice l’Apocalisse: «Ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre». Così diventiamo protagonisti di un mondo nuovo insieme a lui. Per mettersi in cammino nel mondo e salvare la storia ha bisogno del nostro sì. Questo perciò è il nostro vero compito nella vita, più ancora che essere padri e madri o bravi professionisti, più ancora che essere in buona salute… più di tutto il nostro compito nella vita è questo sì a Cristo perché lui si possa mettere in cammino nella storia per diventare sempre di più il signore del mondo.
Don Davide